Parigi con bambini? Si può fare. Il racconto del nostro primissimo viaggio di famiglia.

Eccomi qua, appena tornata da un sospiratissimo e ahimè troppo breve soggiorno nella mia amata Parigi. Aspettavo questo viaggio da 4 anni, precisamente dall'ottobre 2019. Dopo quella data, una serie di eventi e circostanze mi hanno tenuta lontana dalla mia città del cuore. Pandemia e lockdown prima, gravidanza e la nascita del mio bimbo poi, hanno bloccato ogni tentativo di fuga verso il mio luogo del cuore. 

                                            

Per una come me che ha sempre adorato viaggiare e che si è sempre gestita in maniera autonoma ogni viaggio sin da giovanissima (da quelli a breve/medio raggio fino a viaggi intercontinentali) senza mai temere nulla e anzi adattandosi ad ogni situazione, la nascita di un bimbo e il conseguente spostamento con un neonato mi è parso da subito un limite invalicabile. Avevo (ho) paura di tutto, anche di cose a cui prima non avevo mai nemmeno pensato: e se si ammala? E se soffre l'aereo e urla per tutto il volo? Troverò qualcosa da fargli mangiare? E il latte come glielo scaldo? E i documenti? Ma soprattutto: cosa gli faccio fare 3 giorni a Parigi? Non posso mica chiuderlo dentro ad un museo o portarlo a scarpinare per 20km al giorno come faccio di solito...

Questi dubbi mi hanno frenata per quasi 2 anni fino a che a luglio scorso, ho deciso che era ora di superare le mie paranoie e di salire di nuovo su un aereo, stavolta con passeggino, marito e infante al seguito.

Ecco quindi la nostra esperienza e il racconto del nostro primissimo viaggio in 3, col quale cercherò di rispondere a tutte quelle domande che avevo posto anch'io in gruppi di mamme in viaggio, pagine varie a tema travelwithkids, senza però ricevere quelle risposte chiare che cercavo e che mi avrebbero tranquillizzata.

VOLO: noi abbiamo volato da Bologna a  Parigi CDG con AirFrance. Fino a 2 anni i bimbi possono viaggiare in braccio ad un genitore, pagando un prezzo più basso. Se invece il vostro bimbo ha più di 2 anni dovrete prenotare un normale sedile e pagare una tariffa normale. Viaggerà seduto e con una normalissima cintura di sicurezza.

Il passeggino si imbarca gratuitamente e, nel caso possedeste uno dei modelli super compatti che possono anche andare nella cappelliera, potrete portarlo con voi in cabina.

In ogni caso avrete accesso prioritario sia ai controlli (per lo meno qui a Bologna è cosi per le famiglie con bimbi sotto i 10 anni) che all'imbarco e potrete arrivare col passeggino fino alla scala dell'aereo. Davvero comodo.

I documenti sono ovviamente obbligatori e il bimbo dovrà avere con se un documento di identità valido per l'espatrio (la carta di identità, sufficiente per voli nell'area Schengen, per i bimbi cosi piccoli vale 3 anni).

A BORDO: Riccardo odia viaggiare in auto quindi come primo volo, un'ora e trenta ci è sembrato un ottimo compromesso per testare la sua reazione e non farci uccidere dagli altri passeggeri in caso di urla da mal d'aria. In realtà è stato bravissimo: lo avevamo preparato per settimane a questa avventura e non era affatto spaventato. Abbiamo anche detto alle assistenti di volo che era il suo primissimo viaggio aereo, cosi hanno consegnato a Riccardo il diplomino del "Battesimo del volo" firmato da entrambi i piloti e che ha ricevuto con grandissimo orgoglio.



          

SPOSTAMENTI: per praticità abbiamo viaggiato pochissimo con i mezzi. La metropolitana e le stazioni ferroviarie parigine sono piene di scale e mi sento vivamente di consigliare mezzi di superficie per spostarsi in città (autobus, bateaubus, taxi o a piedi).

Abbiamo usato il taxi solo per andata e ritorno dall'aeroporto e una sera per cenare a Montmartre e vedere Parigi dall'alto. Invece per la giornata a Versailles abbiamo preso la RER C che passa proprio dalla stazione di Saint Michel a 2 passi dall'Hotel: con una rampa di scale ce la siamo cavata e il viaggio in treno (altra prima volta per il nostro bimbo) è stato molto apprezzato.

HOTEL: sempre per i motivi di cui sopra, consiglio vivamente un hotel centrale e in posizione strategica cosi da poter girare comodamente a piedi ed avere tutto a portata di mano. Noi abbiamo scelto la zona di Saint Michel- Notre Dame (ma vanno benissimo anche la zona del Pantheon, Louvre, Opera, Marais) e ci siamo trovati benissimo. Ci sono ristoranti, minimarket, boulangerie ad ogni angolo ed è davvero tutto (o quasi) a portata di mano.

Gli Hotel di Parigi, ad esclusione delle grandi catene family friendly, (tipo Ibis per capirci), sono davvero poco accoglienti per chi viaggia con bimbi piccoli. Le camere sono spesso minuscole e molte strutture non hanno la possibilità di alloggiare bambini piccoli (non hanno culle, spazi adatti, lettini aggiuntivi, bollitori ecc.) Quindi già in fase di ricerca su Booking, inserendo 2 adulti + bimbo di 2 anni, abbiamo notato che  il numero delle strutture disponibili, erano a dir poco dimezzate e i prezzi generalmente molto più alti. Per noi era però prioritario alloggiare in centro come detto, quindi abbiamo pagato una cifra cospicua per dormire in un 3 stelle dignitoso e pulito, dividendo tutti insieme un letto matrimoniale queen size, ma con un rapporto qualità prezzo davvero sproporzionato.

COSA FARE: non è facile intrattenere un bimbo di 2 anni e tutte le proposte che avevo trovato online sui blog di viaggi con bambini mi sembravano poco adatte (laboratori e visite guidate in francese in vari musei, acquario, museo della scienza ecc) Cosi ho cercato di fare un programma che fosse adatto a tutti e alla fine credo di aver fatto centro.

PROGRAMMA: "PARIS WITH TODDLER/PARIGI CON BIMBI PICCOLI"

GIORNO 1: dopo l'arrivo, un pranzo veloce nel Quartiere Latino e il pisolino pomeridiano, abbiamo fatto una passeggiata nei dintorni dell'hotel e abbiamo preso un taxi fino a Montmartre: per mesi avevo raccontato a Riccardo della Tour Eiffel illuminata e quando ha visto la torre dall'alto è impazzito. Siamo rimasti circa un'ora a guardarla e dopo una cena veloce siamo tornati in hotel.

                                             



                                                 

GIORNO 2: il programma di questa giornata è stato il più apprezzato. Siamo andati a piedi al Jardin de Plantes, l'orto botanico di Parigi e qui abbiamo visitato sia il piccolo zoo (Menagerie) sia le serre e abbiamo fatto un pic-nic nei meravigliosi giardini. Complice il meteo a dir poco estivo (nonostante fosse inizio ottobre) la giornata è stata davvero meravigliosa. Tornati in hotel e dopo il pisolino, siamo tornati a Notre Dame e qui abbiamo preso i biglietti del BateauBus per andare a vedere il tramonto sotto la sua adorata Tour Eiffeil. L'esperienza battello è stata perfetta ed entusiasmante e Riccardo si è rilassato e divertito. E anche noi.

 


                                                

GIORNO 3: era il giorno più atteso (da me ovviamente). Come anticipato abbiamo preso la RER C a Saint-Michel e siamo andati a Versailles. Il meteo era pessimo e siamo entrati di corsa alla Reggia per evitare vento e pioggia. Una volta dentro la folla ci ha letteralmente impedito di vedere i Grandi Appartamenti e anche girare col passeggino è stata un'impresa. Per fortuna avevo riservato una visita privata degli Appartamenti Privati della Regina (di cui vi parlerò presto of course) e qui ci siamo rilassati e abbiamo goduto di queste sale meravigliose in perfetta solitudine. Dopo un pranzo veloce al Caffè della Reggia a base di baguette con prosciutto e formaggio e torta al cioccolato, abbiamo preso il trenino e siamo andati al Petit Trianon. E' uscito il sole e la giornata si è letteralmente tinta di rosa: i giardini meravigliosi, il villaggio dell'Hameau, la calma, la Fattoria e il lago con le carpe hanno affascinato tantissimo tutti, incluso Riccardo che sul trenino del ritorno è crollato esausto dopo una giornata davvero piena di emozioni.

 

Dopo una cena veloce in zona Saint-Michel, abbiamo preparato le valigie e siamo andati a letto prestissimo: la sveglia suonava alle 4 (!!!) e il taxi che ci avrebbe portati in aeroporto sarebbe arrivato alle 4.30. Prima di uscire ho scaldato l'acqua per il latte in polvere nel bollitore che ci aveva fornito l'hotel e poco prima dei controlli in aeroporto ho dato a Ricky la sua colazione. Il volo è stato tranquillo per tutti e lui ha dormito quasi tutto il viaggio.

Spero che questo resoconto possa essere utile a chi come me cerca info ed esperienze di viaggio e qualche dritta per affrontare Parigi con un duenne. Mi sento di dire che la prova è stata abbondantemente superata e che adesso non vedo l'ora di partire di nuovo col nostro ometto per un'altra avventura. 

Se avete bisogno di info o di itinerari personalizzati (con o senza bimbi) vi ricordo che potete contattarmi via mail all'indirizzo alicemortali@libero.it e seguirmi su Instagram per tips quotidiane e curiosità su Parigi e non solo: mi trovate come #marieantoinetteparisguide

A presto, Alice




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