Il Natale alle corti di Vienna e Versailles nel XVIII secolo.

Nelle cattolicissime corti di Austria e Francia, il Natale era considerato una ricorrenza molto speciale anche se festeggiata in maniera alquanto diversa da quella odierna. Non abbiamo purtroppo molte fonti che narrano nel dettaglio come si svolgessero i festeggiamenti del periodo natalizio, tuttavia qualche aneddoto tramandato nelle memorie dell'epoca e alcuni dipinti ci possono aiutare a comprendere come doveva essere il Natale a corte.

Il Castello viennese di Schonbrunn reso ancora più magico dall'atmosfera natalizia.

Durante la sua infanzia a Vienna, Maria Antonietta visse un'esistenza molto meno formale di quella che avrebbe poi condotto a Versailles. Una testimonianza di questa sobria e "normale" vita familiare ci giunge proprio dalla mano della talentuosa sorella maggiore di Maria Antonietta, l'Arciduchessa Maria Cristina, detta Mimì.

Christmas in the Royal household of Empress Maria Theresa of Austria 1717-80 with her husband Francis I 1708-65 and children Maria Christine Ferdinand I later Duke of Modena 1754-1806 Marie-Antoinette 1755-93 and the infant Maximilian" oil on Canvas, location: Kunsthistorisches Museum, Vienna, Austria

In questo delizioso dipinto l'Arciduchessa Maria Cristina ritrae alcuni membri della famiglia imperiale mentre aprono i regali la mattina di Natale del 1762. Seduto di fronte al camino, ancora in vestaglia e cuffia da notte, troviamo Francesco Stefano, papà della futura regina di Francia, che si accinge a fare colazione servito da sua moglie, la grande imperatrice Maria Teresa, qui rappresentata in un semplice abito turchese. Il bimbo in primo piano intento a divorare dei biscotti allo zenzero è Massimiliano, ultimogenito della coppia. La ragazza in rosa è la stessa Maria Cristina che si è autoritratta mentre chiede al piccolo arciduca Ferdinando in lacrime, di scegliere tra il dono di semplici biscotti oppure la punizione di alcune pezzi di betulla all'interno della scarpa: il foglio che tiene in mano Francesco Stefano infatti, è la lista dei misfatti compiuti dal giovane Arciduca nel corso dell'anno.
La bambina che mostra orgogliosa la bambola appena ricevuta in dono è la piccola Maria Antonietta, che all'epoca del ritratto aveva appena 7 anni.




Una volta giunta a Versailles Maria Antonietta dovette adattarsi alla sua nuova vita di corte fatta di impegni pubblici, pranzi pubblici, vestizioni pubbliche e dove tutto era regolato da una rigida etichetta che non accettò mai completamente.

The Four Seasons Winter 1755 by Francois Boucher

Nei primi anni di regno, forse complice la comprensibile nostalgia per la patria natia, Maria Antonietta cercò di importare alcune tradizioni che le ricordavano la dolce infanzia a Vienna: durante il rigido inverno del 1775-1776 fece rimettere in pista alcune slitte da neve che non venivano usate dai tempi del Delfino padre di Luigi XVI. Oltre a Madame Campan, un'altra dama dell'entourage della regina madame de Genlis, racconta come si svolgevano queste passeggiate in slitta con la sovrana:

"La Regina ha da poco introdotto queste passeggiate in slitta che sono così organizzate: la Regina invita le dame che vuole ammettere all'evento e queste a loro volta avvertono il proprio personale. Ci si raduna negli Appartamenti della Regina a mezzogiorno per il pranzo, mentre gli uomini desinano in un'altra sala. La Regina infatti non può mangiare in compagnia di altri uomini quando il Re non  è presente. Dopo il lungo pranzo ci si riunisce in un altro salone dove alle dame si uniscono anche gli uomini. Poi al fine di decidere chi accompagnerà la Regina e per evitare ogni tipo di favoritismo e pettegolezzo, si tira a sorte. Si parte da Versailles e ci si reca nelle residenze di campagna, alla Muette, a Meudon ecc. Una volta scesi dalla slitta si trascorrono circa tre quarti d'ora a chiacchierare in un salone riscaldato, dopo di che si fa ritorno a Versailles."

In una occasione particolare la regina decise persino di recarsi a Parigi a bordo di una di queste slitte cariche di ori, piume e sonagli ma le dure critiche che ricevette per aver cercato di imporre un passatempo "straniero" nella sua nuova patria, la fecero subito desistere e abbandonare per sempre le corse in slitta.
Il passatempo in realtà non era affatto "straniero" visto che già ai tempi del Re Sole andava di moda solcare il Gran Canal ghiacciato della reggia di Versailles a bordo di slitte da neve. Tuttavia l'impopolarità della regina, che all'epoca aveva appena 20 anni, è già evidente: il popolo non vedeva di buon occhio questi divertissements invernali che si svolgevano nelle stesse strade dove i poveri morivano di fame e freddo.


Hofburg. Sala da Pranzo. Vienna

Versailles sotto la neve foto proveniente dalla pagina della Reggia di Versailles 


Ma come si festeggiava il Natale alla corte di Versailles? In realtà Maria Antonietta non troverà alcun albero di Natale ad accoglierla nella sua nuova patria ne tantomeno doni e balocchi. In Francia,  l'usanza diffusa tra i popoli germanici di addobbare l'albero, non esisteva ancora. Bisognerà attendere l'imperatrice Eugenia nella seconda metà del'800 per vedere un albero di Natale addobbato.
Anche la precedente sovrana, Maria Leczinska moglie di Luigi XV, aveva tentato di imporre questa usanza a corte ma senza successo: importare usanze straniere alla corte di Versailles non era mai stata impresa facile.
Le festività natalizie a alla corte di Francia erano scandite principalmente da appuntamenti religiosi (le solenni messe natalizie), da sobri concerti e da incontri conviviali.


Sala del Grand Couvert. Chateau de Versailles


Lo Chateau de Vaux le Vicomte addobbato per le feste natalizie

E i regali?
Alla corte di Francia i doni venivano per tradizione scambiati in occasione del Capodanno.


Hameau de la Reine foto proveniente dalla pagina della Reggia di Versailles 



Sempre grazie alle memorie di Madame Campan, Prima Cameriera della Regina, un aneddoto legato alle feste natalizie della corte di Versailles è giunto fino a noi:

"...Volendo dare ai suoi figli una lezione di beneficenza (la Regina) mi ordinò di far portare da Parigi, come gli altri anni, la vigilia di Capodanno, tutti i giochi alla moda e di farli esporre nel suo gabinetto. Prendendo poi i suoi figli per mano, ha fatto vedere loro tutte le bambole, tutti i meccanismi che erano in mostra e disse loro che aveva l'intenzione di far loro dei bei regali, ma che il freddo rendeva i poveri così sfortunati che tutto il suo denaro era stato impiegato per coperte, masserizie per la stagione e per dare loro del pane, così quest'anno non avrebbero avuto il piacere di vedere tutte queste novità..."


Marie Antoinette et ses enfants by Charles Leclercq
Il periodo dell'Avvento e il Natale erano infatti anche dei momenti in cui il lusso e lo spreco venivano banditi da corte...o quanto meno limitati: oltre a dare un tono più sobrio a feste e concerti, si cercava di vivere con maggiore discernimento le numerose cerimonie religiose e di incentivare lo spirito di solidarietà e le elemosine ai poveri.

Questo dipinto di inizio '800, opera di Louis Hersent, ritrae proprio Luigi XVI mentre distribuisce l'elemosina ai poveri nel rigidissimo inverno del 1788.
Una usanza che però veniva sempre rispettata a corte dall'intera famiglia reale durante la notte di Capodanno era quella di attendere lo scoccare della mezzanotte nel Salone della Pendola, ammirando lo spettacolare meccanismo del portentoso orologio situato, ancora oggi, nell'omonima sala del Petit Appartament du Roi.  Fu Luigi XV a dare inizio a questa tradizione nel 1745: anno in cui decise di far trasferire il famoso orologio, dal castello di Choisy ai suoi appartamenti privati a corte.
La pendola astronomica di Passemant. Chateau de Versailles
E voi come trascorrerete questo Natale cosi particolare? Per molti di noi sarà sicuramente un Natale un po' diverso dal solito e purtroppo, come nel mio caso, lontani dalla famiglia. Voglio però augurare a tutti voi un Natale sereno e un 2021 talmente ricco e spumeggiante da far dimenticare questo anno appena trascorso cosi duro e difficile.
Un abbraccio e buone Feste.
Alice

Commenti

  1. Sono stata a Schonbrunn tanti anni fa ed anche a Versailles un po' di volte, sempre d'estate però! Certo che l'atmosfera invernale con la neve è tutt'altra cosa! Che bello questo post!

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  2. Anch'io ho sempre visto Schonbrunn e Versailles solo d'estate, eppure conservano la loro magia e sono sempre stupende in ogni stagione (bellissime le foto di Versailles con la neve). Povera Maria Antonietta...di certo avrà pensato con nostalgia ai suoi Natali a Vienna...:(

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  3. No, ma queste foto di Versailles sotto la neve sono un vero spettacolo!!!
    Alice sono quasi commossa... Che dire poi di questo post colmo di aneddoti sfiziosissimi...
    COMPLIMENTI ALICE sei un vero asso in queste cose!
    A presto carissima! Bacione XD

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  4. Quanto mi piacerebbe visitare questi luoghi in tutti i diversi momenti dell'anno per poter respirare in qualche modo la stessa atmosfera dell'epoca.

    DOUBLE POST!
    Just Rock and Rose.

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  5. @Tati,@Mary: anch'io come voi non ho mai avuto la fortuna di visitare la reggia di Versailles sotto la neve.. guardando queste immagini però sembra proprio che valga la pena patire un pochino di freddo per gustarsi i giardini in questa insolita veste.

    @Anna cara, ti ringrazio! Sei sempre carinissima! Sono contenta che le immagini ti piacciano: che sogno la reggia sotto la neve.^_^

    @Barbara:sono d'accordo infatti ho deciso che la prossima visita a Versailles e Paris si svolgerà in pieno inverno e chissà magari proprio sotto Natale. Grazie mille per serre passata :-)

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  6. quanto mi piacerebbe andare a versailles ma dovrò ancora aspettare
    complimenti per lo splendodo post e grazie per ver condiviso informazioni di cui io non conoscevo9 l'esistenza :P Fortuna che ci sei tu !!!! :) :) :)
    Mi è dispiaciuto apprendere che maria antonietta ha dovuto rinunciare ai suoi passatempi per seguire la rigida etichetta di corte:(

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