Midnight in Paris: un inno d'amore alla Ville Lumière
Ieri sera sono stata a vedere finalmente l'ultimo film di Woody Allen. Lo aspettavo da tantissimo e le mie aspettative sono state di gran lunga superate.
Il film in questione è il divertente, commovente e poetico "Midnight in Paris".
Premetto di non essere un'accanita fan di Woody Allen ma dopo aver letto la trama e aver visto qualche immagine del film, non potevo esimermi dall'andare al cinema a godermi questa pellicola che sembra racchiudere in 90 minuti tutti i miei deliri storici e descrivere, in un susseguirsi infinito di immagini suggestive, tutti gli angoli più belli della città che più amo al mondo.
La trama racconta le vicende di una giovane coppia di fidanzati, Jil e Inez, Owen Wilson e Rachel McAdams, chi si ritrova a trascorrere una vacanza (per affari dei ricchissimi genitori di lei) a Parigi.
Lui è un affermato quanto insoddisfatto sceneggiatore di Hollywood che sogna il romanzo perfetto e prova a trovare, nelle strade eterne della Ville Lumiere, la tanto agognata ispirazione.
La molto più prosaica fidanzata invece, sembra più interessata a fare acquisti e a vistare Parigi in compagnia del pedante tuttologo Paul, che osa persino correggere la guida turistica del Musée Rodin, Madame -Premiere Dame -Carlà Brunì.
Una sera Gil, dopo aver alzato un po il gomito, decide di fare una passeggiata notturna per la città quando, allo scoccare della mezzanotte, viene invitato da una bizzarra e festaiola comitiva di giovani ,a salire su una lussuosa auto d'epoca per andare ad una festa.
Incredibilmente Gil viene trasportato in una specie di realtà parallela e si riscopre protagonista di un'avventura ambientata in quello che lui considera il periodo d'oro: gli anni '20 a Parigi.
Si ritroverà a bere champagne in casa di Cocteau, ascolterà Cole Porter al pianoforte, berrà al tavolo di Salvador Dalì (Adrien Brody) chiederà consigli di scrittura a Hemingway e a Scott Fitzgerald ma sarà Gertrude Stein (Kathy Bates) in persona a correggere la bozza del suo manoscritto.
Passeggerà nella notte di Parigi a braccetto con la bella Adriana (Marionne Cotillard) musa di Picasso ed ex amante di Matisse e di Modigliani. Un vero e proprio sogno ad occhi aperti per lo stupefatto Gil, che si ritrova a vivere quella che lui considera l' "età dell'oro". Per poi scoprire però, che i suoi nuovi amici degli anni '20, rimpiangono una precedente età dell'oro: quella della Belle Epoque.
E allora via su una carrozza di inizio secolo in compagnia della bella Adriana, a scoprire lo strabiliante Chez Maxim's di allora e a bere assenzio al tavolo di Toulouse Lautrec al Moulin Rouge, quello originale...per poi scoprire che sia Lautrec che i suoi amici Degas e Gauguin rimpiangono in realtà quella che, secondo l'oro, è l'età dell'oro: il Rinascimento.
E' così che Gil comprende per la prima volta che questa agognata "Golden Age" forse non esiste: esiste solo la voglia di fuggire da una realtà che non ci soddisfa in pieno. E allora è meglio sognare un periodo diverso, passato, che con le lenti della storia ci appare sempre e comunque migliore.
Il film mi ha divertita ma anche commossa: per chi come me ama la storia, il viaggio di Gil rappresenta un vero e proprio sogno.
Non sapete quanto volte ho fantasticato su quale epoca vorrei visitare se avessi, anche solo per un giorno (o una notte) la possibilità di viaggiare nel tempo. Sull'epoca ho sempre avuto l'imbarazzo della scelta: come si fa a decidere se passare una giornata al cospetto di Elisabetta I, o se tentare di avvisare Maria Antonietta dell'arrivo imminente della Rivoluzione, ascoltare la Divina Commedia dalla voce del suo autore o l'ultimo concerto dal vivo di Edith Piaf? La scelta è davvero troppo difficile..ma sulla città forse avrei le idee un pochino più chiare...
La verità è che questo film è prima di tutto un'appassionata e commovente lettera d'amore di Woody Allen alla città di Parigi, racchiusa tutta nelle parole con cui Gil la descrive alla bella Adriana, in una scalinata della collina di Montmarte, quando le dice che è davvero stupefacente pensare che c'è un posto nell'universo dove esiste Parigi, con le sue strade, i suoi edifici, la sua storia e i suoi personaggi...
Ho già svelato davvero troppo per cui ora non vi resta che andare al cinema.
Ah dimenticavo non perdetevi l'inaspettato incontro tra le stanze della reggia Versailles! ;-)))
Il film in questione è il divertente, commovente e poetico "Midnight in Paris".
Premetto di non essere un'accanita fan di Woody Allen ma dopo aver letto la trama e aver visto qualche immagine del film, non potevo esimermi dall'andare al cinema a godermi questa pellicola che sembra racchiudere in 90 minuti tutti i miei deliri storici e descrivere, in un susseguirsi infinito di immagini suggestive, tutti gli angoli più belli della città che più amo al mondo.
Attenzione Spoiler
Lui è un affermato quanto insoddisfatto sceneggiatore di Hollywood che sogna il romanzo perfetto e prova a trovare, nelle strade eterne della Ville Lumiere, la tanto agognata ispirazione.
La molto più prosaica fidanzata invece, sembra più interessata a fare acquisti e a vistare Parigi in compagnia del pedante tuttologo Paul, che osa persino correggere la guida turistica del Musée Rodin, Madame -Premiere Dame -Carlà Brunì.
Una sera Gil, dopo aver alzato un po il gomito, decide di fare una passeggiata notturna per la città quando, allo scoccare della mezzanotte, viene invitato da una bizzarra e festaiola comitiva di giovani ,a salire su una lussuosa auto d'epoca per andare ad una festa.
Incredibilmente Gil viene trasportato in una specie di realtà parallela e si riscopre protagonista di un'avventura ambientata in quello che lui considera il periodo d'oro: gli anni '20 a Parigi.
Si ritroverà a bere champagne in casa di Cocteau, ascolterà Cole Porter al pianoforte, berrà al tavolo di Salvador Dalì (Adrien Brody) chiederà consigli di scrittura a Hemingway e a Scott Fitzgerald ma sarà Gertrude Stein (Kathy Bates) in persona a correggere la bozza del suo manoscritto.
Passeggerà nella notte di Parigi a braccetto con la bella Adriana (Marionne Cotillard) musa di Picasso ed ex amante di Matisse e di Modigliani. Un vero e proprio sogno ad occhi aperti per lo stupefatto Gil, che si ritrova a vivere quella che lui considera l' "età dell'oro". Per poi scoprire però, che i suoi nuovi amici degli anni '20, rimpiangono una precedente età dell'oro: quella della Belle Epoque.
E' così che Gil comprende per la prima volta che questa agognata "Golden Age" forse non esiste: esiste solo la voglia di fuggire da una realtà che non ci soddisfa in pieno. E allora è meglio sognare un periodo diverso, passato, che con le lenti della storia ci appare sempre e comunque migliore.
Il film mi ha divertita ma anche commossa: per chi come me ama la storia, il viaggio di Gil rappresenta un vero e proprio sogno.
Non sapete quanto volte ho fantasticato su quale epoca vorrei visitare se avessi, anche solo per un giorno (o una notte) la possibilità di viaggiare nel tempo. Sull'epoca ho sempre avuto l'imbarazzo della scelta: come si fa a decidere se passare una giornata al cospetto di Elisabetta I, o se tentare di avvisare Maria Antonietta dell'arrivo imminente della Rivoluzione, ascoltare la Divina Commedia dalla voce del suo autore o l'ultimo concerto dal vivo di Edith Piaf? La scelta è davvero troppo difficile..ma sulla città forse avrei le idee un pochino più chiare...
La verità è che questo film è prima di tutto un'appassionata e commovente lettera d'amore di Woody Allen alla città di Parigi, racchiusa tutta nelle parole con cui Gil la descrive alla bella Adriana, in una scalinata della collina di Montmarte, quando le dice che è davvero stupefacente pensare che c'è un posto nell'universo dove esiste Parigi, con le sue strade, i suoi edifici, la sua storia e i suoi personaggi...
Ho già svelato davvero troppo per cui ora non vi resta che andare al cinema.
Ah dimenticavo non perdetevi l'inaspettato incontro tra le stanze della reggia Versailles! ;-)))
Buona visione.
non posso perdermelo, sembra interessantissimo!
RispondiEliminaSi mady per gli amanti di Parigi e della storia è un film imperdibile ;-))
RispondiElimina3 parole: DEVO-TROPPO-VEDERLO!!!
RispondiEliminaAlice grazie grazie grazie grazie!!!!
Anna Grazie a te! Approfitta e vai a vederelo al cinema: Parigi sembra ancora più bella! ^_^
RispondiEliminacara Alice, grazie di essere passata a trovarmi e aver lasciato un commento. che bella la tua idea di blog, originale! suggerisce davvero una grande passione-ossessione. La prossima settimana andrò anche io a vedere l'ultimo Woody Allen. adoro Woody...e anche i suoi film meno riusciti (tipo l'ultimo) sono sempre più illuminanti del migliore film italiano (con poche eccezioni). parere personale :))
RispondiEliminabuona domenica
Benedetta/bea
Alice,lo stavo aspettando!!!!
RispondiEliminaCredo che piangerò tutto il film!!!!
Parigi mi manca tanto sai......
Baci Giò
Giò vedrai che ti commuoverai...poi fammi sapere mi raccomando ;-) Buona visione
RispondiEliminaChe meraviglia! Non pensavo fosse un film così orignale e particolare!! La tua bella recensione mi ha convinta: lo vedrò al più presto!!!
RispondiElimina;-)
Silvia vedrai che non rimarrai delusa: è un film molto poetico e, per chi ama Parigi, un sogno ad occhi aperti.
RispondiElimina^_^
Mi hai fatto venire una gran voglia di vederlo, sinceramente lo avevo subito escluso essendo un film di Woody Allen (che come te non apprezzo molto) e data la presenza di Carlà (che mi sta proprio sulle scatole) ma dopo aver letto il tuo post ho cambiato idea!
RispondiEliminaAlex secondo me ne vale la pena e poi ti assicuro che la presenza di Carlà è più che trascurabile..;-))
RispondiEliminaHo trovato questo film meraviglioso, poetico e romantico♥...Premetto che a me Woody Allen piace molto e l'ho trovato come sempre geniale!! Che dire degli ambienti..Parigi, Versailles Giverny...uno sfondo spettacolare!!
RispondiEliminaPaola che bello averti qui! Sono d'accordo con te: una vera poesia dedicata a Paris! Bellissimo ^_^
RispondiEliminaDevo devo devo devo devo riuscire a vederlo!!!!!
RispondiEliminaVedrai Loretta ti piacerà tantissimo ^_^!
RispondiElimina